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Obama ha fatto bloccare gli
interessi di dirigenti russi ed ucraini
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama,
ha fatto bloccato le proprietà, i conti e gli
interessi di 11 alti funzionari della Russia e
dell’Ucraina, includendo il presidente
destituito Víktor Yanukovich, dopo la decisione
della Crimea di unirsi alla Russia.
Obama ha confermato che queste persone non
potranno utilizzare le loro proprietà negli
Stati Uniti, non avranno i visti d’entrata e i
cittadini statunitensi non potranno stabilire
transazioni con loro ed ha giustificato le sue
decisioni sostenendo che questi funzionari
hanno violato la sovranità dell’Ucraina ed ha
aggiunto che è pronto ad imporre misure più
severe.
Oltre a Yanukovich, la lista dei sanzionati
include sette membri del governo russo e tre
membri dell'abbattuto governo dell’Ucraina.
Un funzionario della Casa Bianca ha detto ai
giornalisti che le misure sono indirizzate
contro le ricchezze personali di questi
politici.
Le sanzioni sono arrivate un giorno dopo che i
cittadini della Crimea hanno approvato con più
del 90% dei voti l’unificazione alla Russia.
La regione autonoma della Crimea è divenuta un
punto di tensione internazionale dopo la caduta
di Yanukovich, per via delle proteste provocate
dai gruppi ultranazionalisti dalla fine del
2013, quando con numerosi morti e da allora il
paese è stato nel caos.
Stati Uniti, Canada ed altre potenze
occidentali hanno rotto le relazioni militari
con la Russia, perché questo paese discute la
legittimità dell'attuale dirigente dell’Ucraina.
Inoltre, le autorità di Mosca considerano
questo governo frutto di azioni illegali a
livello internazionale e denunciano l'ingerenza
occidentale nei temi interni del vicino paese,
un'ex repubblica di quella che fu l’Unione
Sovietica, URSS. (Traduzione Granma int.)
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